Suono e parola hanno in comune il fascino e la potenza di espressione di qualcosa che non deve necessariamente essere immediatamente presente nelle vicinanze. Ma che al tempo stesso è dominabile, quasi controllabile, proprio mediante l'espressione e il canto, quindi tramite la parola e le figure retoriche, il verso, e il suono. E' poi ovvio che la parola sia suono, molto prima che segno o immagine scritta.Inoltre, poesia e musica obbligano a contare: c’è anche il fascino per il controllo su qualcosa creato dall’uomo e contemporaneamente misterioso; originariamente il ritmo e la ripetizione di elementi sonori serve a ricordare meglio.
Oltre che all'origine della letteratura occidentale, come in Omero o negli aedi o nel teatro greco, L'accompagnamento musicale della poesia risulta fondamentale in altre epoche ed in altre occasioni, come nella poesia provenzale e trobadorica in età medievale, o in molte forme di poesia popolare, come quella dei cantastorie, o negli odierni cantautori.
Il rapporto fra la poesia e la musica è fondamentale in Omero (VIII-IX sec. a. C.), negli aedi (cantori) delle gesta eroiche e della poesia epica nell'antica Grecia, ma anche nel teatro greco: all'epoca di Eschilo (VI sec. a. C.) assistere a una rappresentazione teatrale consiste nel partecipare a un rito religioso, gli avvenimenti che si raccontano sono un patrimonio comune e la tragedia (come la poesia epica) deve essere austera e grave in quanto svolge la funzione di «poesia educatrice», moralizzatrice, per eccellenza ed ecco che deve essere integralmente in versi. Fabrizio De Andrè rappresenta, nel campo musicale italiano il più riuscito incontro tra musica e poesia. I suoi testi, intensi e curati, si basano infatti su una ricerca ed una cura rigorosa nei confronti della parola, ben costruita e ben pronunciata. Spaziando dall'amore alla difficoltà ed al senso dell'umana esistenza, le canzoni di De Andrè sono riuscite ad interpretare il sentire collettivo emozionando e diventando così davvero "universali". Stefano Galazzo, nella tesi Fabrizio De Andrè: la poesia nella musica, analizza la poetica del cantautore genovese, soffermandosi, in particolare, su alcune delle sue tematiche principali: il concetto di morte, la figura di Gesù e l'attenzione verso gli emarginati.
Non basterebbe un libro, per esprimere la poesia che emana la musica attraverso le sue note fluttuanti nell'aria, per riportare i versi più celebri delle canzoni che rimangono nei cuori, che fanno parte della vita di ognuno di noi. Quelle note e quelle parole che ci accompagnano lungo il percorso del nostro destino. Ritornelli stonati, canticchiati di prima mattina al risveglio, che sembrano quasi volerci accompagnare l'intera giornata. Canzoni gridate con il cuore, in piena notte, tra le luci abbaglianti di un concerto; le emozioni forti scorrono lungo tutto il corpo,mentre tra amici si intona un motivo, sotto un cielo stellato o sotto un caldissimo sole di piena estate. Canzoni d'amore che rimarranno per sempre impresse dentro di noi in ricordo dei bei momenri vissuti. E poi ci sono quelle melodie che, ogni volta che le ascolti, ti provocano un brivido forte, una stretta al cuore. Musica per ballare liberi, per gioire, per emozionare, proprio come la poesia.
la musica è poesia, la poesia è musica...l'importante è sentirla dentro.
Cari amici, come avete potuto capire il mio primo(spero di una lunga serie) post, riguarda il rapporto tra musica e poesia.
Questa è solo una piccola premessa sull'argomento ma se voi e gli altri volete saperne di più potrei anche concedervi qualche piccolo assaggio che so...il foscolo e beethowen..il laboratorio di musica e poesia ecc...e se avete qualche domanda in particolare su qualsiasi argomento, autore, strumento e tutto ciò che tratta musica chiedete, anche xkè x me è più facile come lavoro avendo già un'idea ok? Adesso sta a voi..vi ringrazio e...fatemi sapere...
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ValerioParà