lunedì, giugno 30, 2008

I Rods

I Rods o "bastoncini volanti" o "barrette volanti" sono un fenomeno ancora privo di spiegazione scientifica legata al mondo degli UFO e dei Misteri. In inglese sono denominati Sky Fish, Flyng Rods.

I Rods furono "scoperti" grazie ad una casualità in New Messico nel 1994 da un produttore televisivo José Escamilla che analizzando il filmato che aveva appena realizzato notò questi "strani esseri" sfilare velocemente nelle immagini, era possibile vederli solo rallentando notevolmente la velocità delle immagini. Il loro primo nome fu quello di “ Serpenti volanti ”, in inglese Seraphims.

Si suppone che i Rods siano creature intelligenti e che possano raggiungere velocità che va dai 300 ai 10.000 km orari grazie alla loro forma affusolata, a causa di questa velocità elevata non sono visibili ad occhio nudo, ma per l'appunto possono essere focalizzati solo grazie ad apparecchiature come videocamere molto sensibili.

Si suppone che i Rods siano dotati di piccole zampe che aumentano di numero maggiori sono le loro dimensioni e che siano in grado di evitare agevolmente gli ostacoli che si presentano loro davanti e sono in grado di effettuare rapidi cambi di direzione. In seguito ad analisi di video in cui apparivano i Rods singolarmente o a coppie e le zampe ricordano una mebrana che si muove come ali permettendo loro di volare. Sempre dai video sembrerebbe che i Rods siano in grado di passare attraverso gli oggetti. I Rods non emettono suoni o spostamenti d'aria, difficilmente si possono individuare.

I Rods sono anche creature che abitano nell'acqua? In un filmato che la National Geographic ha ripreso per sei secondi un rods sott'acqua.(in Yucatan, Messico)Segnalazione di rods sono state registrate anche in Italia.

Di seguito delle foto che ritraggono i rods.


Fotogramma preso da un filmato




Cosa sono?

Varie teorie cercano di dare una spiegazione al fenomeno dei Rods che spaziano dai Rods come animali o insetti sconosciuti all'uomo, ad esseri alieni in quanto i Rods sono stati rilevati anche in filmati che ritraevano fenomeni legati agli Ufo. Non sono mai stati ritrovati corpi di Rods.

tratto da www.chupacabramania.com/articoli/misteri/rods.htm

martedì, giugno 24, 2008

Gli indizi della presenza di acqua su Marte erano numerosi e ora si ha finalmente la prova definitiva, alcune foto scattate dalla Phoenix Mars Lander. La notizia è stata data da Peter Smith, uno degli astronomi che coordinano la missione della Phoenix, in occasione di una conferenza stampa della Nasa.

La Phoenix Mars Lander, dopo aver scavato per alcuni centimetri sul suolo marziano, ha rinvenuto dei frammenti di ghiaccio che, una volta dissotterrati, sono evaporati nel giro di quattro giorni. Inizialmente gli scienziati non riuscivano a comprendere se si trattasse veramente di ghiaccio o di sale, la serie di foto scattate dimostrerebbero però che si trattava di ghiaccio che poi è evaporato.

Mike Mellon, uno dei ricercatori a capo della missione Phoenix, durante la conferenza stampa ha evidenziato che solo il risultato delle analisi potrà dare la prova definitiva ma le foto scattate nella buca battezzata "Dodo-goldilocks" sono molto eloquenti.

Attualmente la sonda sta analizzando alcuni campioni dello strato di terra superficiale, i risultati saranno inviati verso la Terra fra qualche giorno. Ora, per stabilire una volta per tutte se su Marte c'è acqua, non ci resta che attendere i risultati delle analisi.

simone

mercoledì, giugno 18, 2008

Da una cosa all'altra...

Mi limito a citare e a mostrarvi un illuminante schema; forse l'avrete visto l'ultima volta alle scuole elementari, a meno che non studiate geologia o siate degli appassionati del genere (i numeri sono in Milioni di anni).
Il testo, invece, è tratto da un pamphlet (se così si può chiamare) sulla New italian epic, firmato da Wu Ming 1. Il tema trattato nel testo è la letteratura contemporanea, proprio quella che ci sta passando sulla testa in questo momento (come il Romanticismo, l'Umanesimo ecc hanno già fatto con i nostri simili assorbiti e dimenticati nella stori
a...).
L'argomento di cui parlo è un altro. Guardate la figura, leggete e capirete.




Ogni tanto riflettero sulla vita, la morte, su chi ci ha preceduto e chi seguirà; sul tempo passato e quello che (ci) rimane. Sulle estinzioni di ogni forma vivente e la rinascita. Sull'universo, le stelle e il nostro (minuscolo) sistema solare... e il terrore mi toglie il respiro.
Gli altri post che seguiranno saranno proprio su questo: l'universo, l'evoluzione dell'uomo, i cicli biologici... e di tutta la meraviglia che abbiamo (avuto) intorno.

alessio

lunedì, giugno 09, 2008

Fiocchi di cotone per Jeanie

Dopo aver passato due lieti minuti in compagnia di Cristina d'Avena, vi invito a leggere il testo della canzone... per vostra comodità l'ho copiato qui sotto. In particolare soffermatevi su alcuni passaggi, quelli della prima strofa.

Sullo sfondo di questo cartone animato occorre pensare agli Stati Uniti dello schiavismo e dei nordisti (abrogazionisti, tra cui Lincoln, primo presidente americano (?) ed ex schiavista) e suddisti (schiavisti). Questo modo di pensare si riflette ancora oggi nella mentalità americana; per fare un solo esempio il Texas si trova al sud e, oltre a dare i natali alla famiglia Bush, è uno stato che adotta fedelmente la pena di morte. Non mi addentro troppo nel discorso, non essendo un esperto e conoscendolo comunque poco.

Tornando al post. Come avviene per altri cartoni animati, alle parole della sigla si accompagnano le immagini; credo che in questo caso, per il significato di alcuni concetti, quel parallelismo abbia un valore in più.



Buon ascolto e... lettura.

La gente che intona questa melodia
davanti a se ha solo ipocrisia
mentre tu hai almeno un'opportunità
e ovunque vai respiri libertà.
La libertà regala pace e armonia
e fiorirà se c'è democrazia.
Democrazia la strada per l'umanità
per una via di gioia e dignità.
Vita di gioia e di fraternità
solo se c'è la libertà...

Fiocchi di cotone bianchi come neve
neve lieve lieve neve lieve.
Fiocchi di cotone, gocce di pallore
sulle fronti di un altro colore.
Fiocchi di cotone, ghiaia del sentiero
strada del pensiero che
si esprime in libertà.

Ti accorgerai che in fondo ad ogni verità
se guarderai c'è un'altra verità.
Due verità per me non fanno una bugia
ma la realtà tra amore e fantasia.
Vita di amore e di fraternità
solo se c'è la libertà...

Fiocchi di cotone bianchi come neve
neve lieve lieve neve lieve.
Fiocchi di cotone, gocce di pallore
sulle fronti di un altro colore.
Fiocchi di cotone, ghiaia del sentiero
strada del pensiero che
si esprime in libertà.
Fiocchi di cotone...
nelle mani di un altro colore
Fiocchi di cotone, ghiaia del sentiero
strada del pensiero che
si esprime in libertà.

alessio

giovedì, giugno 05, 2008

Dalle Lettere alla Lettura; dalla Lettura alla Letteratura


Inizia da oggi un’(altra) inutile rubrica che presenta alcuni dei migliori libri che ho letto da quando ho iniziato a leggere…

Mi limiterò a parlare brevemente del libro, inserendo un incipit del romanzo di cui parlo (qualche volta potrebbe essere anche un saggio, vi auguro di no).

Questa rubrica avrà uno scarso successo! Me lo prefiguro… ma non mi lamento. In Italia leggiamo veramente in pochi e comunque leggiamo troppo poco. Una volta tanto posso dire, a ragione, che la colpa è del clero e della sua Controriforma!


Il libro di oggi è Marcovaldo di Italo Calvino… citare l’autore basterebbe per non aggiungere altro. Qualsiasi cosa leggiate di lui, anche solo una lettera a qualche amico/a, è sempre densa di significati, profonda, così reale da sembrare che sia l’autore stesso a leggerla… si sente il suono della sua voce.


“Nello spazio di venti novelle, in cui il ciclo delle stagioni si ripete per cinque volte, il manovale Marcovaldo si ostina a cercare la Natura in una grande città industriale. E’ attento a qualsiasi variazione atmosferica e coglie i minimi segni di vita animale e vegetale, ma ogni volta va incontro a uno scacco, a una delusione.

Pubblicato per la prima volta nel 1963, Marcovaldo rappresenta sia una critica alla ‘civiltà industriale’, sia una critica all’idea di un possibile ‘ritorno all’indietro’ nella storia, rivelando così, anche grazie alla semplicità della struttura narrativa, tutta la ricchezza del rapporto di Italo Calvino con il mondo.”



L’incipit del libro:

“Il vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s’accorgono solo poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d’altre terre.

Un giorno, sulla striscia d’aiola d’un corso cittadino, capitò chissà donde una ventata di spore, e ci germinarono dei funghi. Nessuno se ne accorse tranne il manovale Marcovaldo che proprio lì prendeva ogni mattina il tram…”


Buona lettura.