giovedì, maggio 03, 2007

Mosè, il mio compagno di Ingegneria

Per chi non lo sapesse, di fianco alla facoltà di Ingegneria c'è la chiesa di San Pietro in Vincoli, dov'è custodita la famosa, apprezzata ed importante opera scultorea di Michelangelo, IL Mosè.
Ogni giorno mentre vado all'università, passo davanti questa chiesa...vedendola non si direbbe tale!...almeno da fuori.
Non ha proprio l' aspetto di una chiesa...mi chiedevo poco tempo fa:ma guarda quanti turisti la visitano ad ogni ora del giorno...che ci sarà mai?
Così mi decisi ad entrarci siccome l'entrata era gratuita...ti pare che c'è qualcosa di importante in una chiesa, che neache sembra una chiesa!
Eppure una volta entrato rimasi affascinato dal suo interno: due file di colonne rudi, massicce ed imponenti fiancheggiano l'entrata.(Sembra quasi Nanosterro, la città sotterranea dei nani del signore degli anelli)

C'è molto spazio vuoto, stile romanico riempito dalla luce che filtra dall'entrata.
Avanzando verso l'altare intravedo un complesso di statue tutte di marmo bianco...guarda quello al centro sembra quasi il Mosè di Michelangelo...sarà una copia, figurati se lo tengono qui!eheh.. dissi.
Andiamo a vedere...
Era proprio Lui!
Ma prima di dire che si trattava della statua suddetta, stetti dei minuti a guardarlo attentamente...cambiando l'angolazione...
Che dire, ero rimasto folgorato, si è la parola giusta, ma direi anche fulminato dalla sua imponenza, dal suo sguardo severo a dir poco, dalla sua delicatezza e saggezza, quella barba lunga e sinuosa...con quelle "corna" sopra la testa...sembra quasi alzarsi da un momento all'altro!

Me ne andai via molto felice di ciò che avevo visto e di cio che avrei continuato a vedere ogni volta che mi andava di vederlo...eheh tanto è a 10 metri da ingegneria!
:) io rosicherei se fossi in voi! anzi cambierei subito facoltà!eheh:)

Ora riporto qualche notizia che ho trovato sul ben amato internet, riguardante questa meraviglia di marmo...
Solo 25 tonnellate di marmo bianco di Carrara? come direbbe la famosa pubblicità barilla!
NO di certo!

Tutto comincia nel 1505 quando il Papa Giulio II fa venire a Roma, da Firenze, Michelangelo e gli commissiona il suo monumento funebre.
L'artista fa un progetto ambizioso: immagina un'enorme costruzione, di m 10 x 6 di lato, messa al centro della nuova Basilica di San Pietro progettata da Bramante, proprio al di sopra della tomba del santo: un vero e proprio mausoleo antico, visibile su tutti e quattro i lati e più non appoggiato a una parete, come erano gli altri monumenti papali.

Il mausoleo è diviso in tre piani: in basso ci sono nicchie con figure di Vittorie e di Prigioni (prigionieri); al di sopra, quattro grandi statue angolari rappresentanti la Vita contemplativa, la Vita attiva, San Paolo e Mosè; infine, Giulio II sul letto funebre con due figure piangenti (angeli o Personificazioni del Cielo e della Terra). In tutto, sono previste 40 statue!!!!!!!!!!

A Giulio II il progetto piace molto( A CHI NON PIACEREBBE FARSI FARE UN MONUMENTO DA MICHELANGELO???), ma ha il difetto di essere troppo costoso. Lo stesso papa impone a Michelangelo di accantonarlo per un po'...e per non far annoiare l'artista gli fa dipingere il soffitto della Cappella Sistina! COSì TANTO PER PASSATEMPO!

Dopo la morte del papa, i suoi eredi chiedono a Michelangelo di ridimensionare il monumento e infatti l'artista lo trasforma in una tomba a parete. Certo, le statue sono meno numerose, solo 22, ma l'insieme è ancora grandioso.
Inoltre, lo scultore aggiunge anche l'immagine della Madonna col Bambino al di sopra di quella del papa, che non è più al vertice compositivo, e ideale, del monumento.

Risalgono a questa fase due statue gigantesche conservate al Louvre, e anche il Mosè:
È una statua imponente, che forse meglio di altre sottolinea la "terribilità" di Michelangelo, terribilità intesa come grandezza che lascia sgomenti.
Il gigante è seduto su un seggio, ma la posizione del corpo indica una forte tensione interiore, sintetizzata nell'atteggiamento instabile che lascia intuire che il profeta è sul punto di alzarsi, mentre fissa con occhi severi e terribili il suo popolo.
Il carattere di Mosè è reso così bene che, secondo Vasari, molti ebrei romani andavano ad ammirarlo anche se si trovava dentro una chiesa!

Il Mosè viene rappresentato in posizione seduta, con la testa barbuta rivolta a sinistra, il piede destro posato per terra e la gamba sinistra sollevata con la sola punta del piede posata sulla base. Il braccio sinistro è abbandonato sul grembo, mentre quello destro regge le tavole della Legge, mentre la mano arriccia la lunga barba : questo è un elemento fondamentale dell'iconografia del Mosè.
Secondo il Vasari, è scolpita con una tale perfezione da sembrare più “opera di pennello che di scalpello”!
Osservando attentamente le tavole della legge, queste risultano rovesciate, come se fossero scivolate dalle braccia del Mosè.

Un particolare importante non ancora citato sono i corni sulla testa di Mosè ...
cosa rappresentano secondo voi?
Che Mosè era cornuto? eheh
Sentite qua:
La parola ebraica “qeren” ,tre lettere: Qof, Resh, Nun finale, qui tradotta “corno”, significa anche “forza, potenza” oppure “brillare, irraggiare”, e in latino o in italiano è ben visibile e udibile il rapporto fra le parole "corna" e "corona"!
Dunque i corni sulla testa di Mosè rappresentano raggi di luce...

Le sacre scritture narrano che Mosè non appena sceso dal monte Sinai, dove poco prima aveva ricevuto da Dio il compito di diffondere i dieci comandamenti, vedendo il popolo in festa per la costruzione di un vitello d'oro, accortosi dunque del peccato di idolatria, gettò con violenza a terra le tavole che finirono per rompersi.
La bibbia descrive Mosè come una persona irascibile, soggetta a scatti di collera( credetemi aveva motivi per farlo!);

Secondo una leggenda Michelangelo colpì violentemente il ginocchio del Mosè con un martello. Un gesto di rabbia che nasceva dall'esasperazione verso una statua così perfetta ma muta!
L'espressione di Michelangelo: “Perché non parli?” si riferisce a questo episodio.
In realtà sulla statua si riscontra solo una naturale venatura del marmo e non vi è traccia di fratture intenzionali.

E per finire sentite cosa ne dissero di questa "statua" :

Freud definisce la statua impenetrabile, poiché già prima di lui diversi illuminati pensatori cercarono di cogliere il messaggio che l'artista aveva impresso nella sua opera.
Burckhardt scrive, riguardo all'opera, che "la sua forma è animata da un potente movimento incipiente"
Lubke invece "è come se in questo momento il suo occhio lampeggiante percepisse il peccato dell'adorazione del vitello d'oro ed un potente movimento intimo percorresse tutto il suo corpo".
Sprinter poi lo descrive "bruciante di energia e di fervore, con fatica l'eroe domina la sua emozione interiore.
Quest' ultimo parere è quello che più si avvicina alle idee emerse dall'analisi di Freud: Le sopracciglia contratte e minacciose esprimono un senso d'ira, mentre dallo sguardo emerge il senso di dolore, dalla bocca emerge invece un senso di disprezzo dato dagli angoli rivolta verso il basso e dalla sporgenza del labbro inferiore.


E a voi cosa esprime?

p.s.
vi consiglio vivamente di venirlo a vedere qui a Roma, metro Cavour linea b un sola fermata da termini...una settantina di scalini e...
eccovi il Mosè!
Simone

12 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ottimo buongiorgio!

E' proprio così, uno sguardo serio, corrucciato, greve. Quella posa di chi si sta riposando e nel frattempo riflette.

E poi, la mano che carezza la barba... che idea geniale. Quasi il vizio di ogni uomo barbuto...

Da secoli è seduto così e guarda noi spettatori, i più già dimenticati dalla Storia. E chissà quanti occhi si sono poggiati su quel marmo... e su tutte le mura di questa città.

Alla prossima.

Marco tartaruga ha detto...

porca miseria ... non si è salvato il mio commento . Vha vìbhe lo riscrivo.
Dicevo avevo già sentito questa storia.. di un giovane studente ke si kiedava dove andavano tutti ...ed ecco qua.
Tutti a vedere questo capolavoro possente...molto possente!

Anonimo ha detto...

ciao! sono giulia,
mi hanno invitato a leggere e commentare l'articolo di simone sul mosè.. io da profana posso solo condividere le impressioni, le suggestioni di tutti voi di fronte al capolavoro, all'opera d'arte.
ho sempre trovato difficoltà a definire l'opera d'arte, a definire la bellezza assoluta, quella eterna e universale..eppure quando ti trovi a contatto con essa ne sei partecipe, vieni travolto dall'autenticità dell'opera..allora si può dire che la bellezza oggettiva esiste!
me ne vergogno un po' ma non ho ancora visitato quella basilica.. questa città è dispersiva e tutta da scoprire (e spesso la mia pigrizia è di ostacolo).
ringrazio voi del blog che riaccendete la curiosità e il piacere della scoperta.. siete ammirevoli!
ciao ciao

Anonimo ha detto...

Ci credete che sono stato in quella chiesa ma non mi sono accorto della statua ????!!!!!!!!!!!!!!
Comunque cercherò di rimediare...
Grazie 1000.

Marco tartaruga ha detto...

ma pure qua la gente è scomparsa???

ciliegio esterno ha detto...

Gli onorevoli amici del bruco!

[Spam] a breve un articolo sui lemmings e la favola del pifferaio magico! ma mi devo dcumentare prima!

cmq Mosè era davvero inkazzato se, Dio cespuglio infuocato gli detta le leggi del popolo ebraico e poi le spacca senzà pensarci per terra!

E' come se gli alieni vengono, ti dicono come progettare il teletrasporto e poi bruci tutto perhè la tua ragazza ti ha lasciato oppure perchè non hai + fiducia nell'umanità.

ma siamo pazzi??? hihihhi :D

Anonimo ha detto...

???

Unknown ha detto...

Davvero un'ottimo post!!! Anch'io sono passato diverse volte da quelle parti ma non mi sono mai accorto di questa chiesa... se vi trovate dalle mie parti vi consiglio vivamente di visitare la Basilica di San Paolo: è a pochi metri dall'omononima fermata della metro(linea B).

Anonimo ha detto...

il tempo usato per ammirare queste opere d'arte è un buon tempo speso

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e