lunedì, maggio 05, 2008

Il Quarto elemento...il Memristor!

Da oggi in poi, noi elettronici potremmo giocare con un nuovo mattoncino da utilizzare nei circuiti!
Il Memristor!!!!!!!!!!!!
...già immagino l'euforia di Marietti! ahinoi!
Leggiamo cos'è:

L'esistenza dei Memristor completa nella pratica uno dei fondamenti della fisica dei circuiti elettronici, costituendo l'anello mancante previsto dalla teoria che parla di quattro circuiti fondamentali (gli altri sono i ben noti condensatori, resistori e induttori).

Il progetto teorico è addirittura datato 1971, ma le difficoltà tecniche ne hanno impedito la realizzazione fino ad oggi. Nei laboratori Hewlett-Packard di Palo Alto sono stati infatti messi finalmente a punto i Memristor, ovvero resistori non lineari in grado di mantenere un segnale memorizzato anche in assenza di corrente.

Qualcuno potrebbe obbiettare che le memorie flash svolgono già questo compito da molto tempo. La differenza, sostanziale, è che i Memristor hanno potenzialmente la stessa velocità di esecuzione delle comuni DRAM e possono quindi interagire direttamente con la CPU e non funzionare semplicemente come un sistema di storage per i dati archiviati.


Si tratta quindi di uno strumento destinato a rivoluzionare le prossime generazioni di computer, che potranno avere boot istantanei e non correre alcun rischio di perdita di dati in caso di calo di corrente. Le frontiere più interessanti si aprono anche sul fronte del risparmio energetico: non dovendo più mantenere la memoria costantemente alimentata di energia si possono progettare sistemi che invece di andare in standby si spengono del tutto, con immensi vantaggi per l'ambiente e l'autonomia dei dispositivi portatili.

A realizzare il primo Memristor è stato Stan Williams, responsabile del laboratorio di ricerca Hewlett-Packard di fisica quantistica di Palo Alto, in California, che ha pubblicato la sua scoperta sulla rivista Nature.

Williams ha spiegato che la possibilità teorica di realizzazione di Memristor, pensati da Leon Chua nel 1971, è rimasta inattuata per oltre trent'anni a causa dei problemi di dimensioni, che rendono gli effetti di questo circuito rilevabili sono lavorando su scala nanometrica, operazione consentita esclusivamente dalle moderne tecniche di miniaturizzazione dei circuiti.

Per il momento dei Memristor esiste un modello matematico e un esempio fisico funzionante, ed è difficile ipotizzare quanto tempo ci vorrà prima di vedere un'applicazione pratica, ma se tutto funzionerà come previsto non ci dovrebbe essere troppo da attendere.

Quando l'industria dell' informatica sente odore di soldi ( e qui ce ne sono in ballo tanti, oltre a un possibile premio Nobel) sa andare veloce come non avviene in nessun altro settore. Entro quattro o cinque anni i computer potrebbero quindi compiere uno straordinario passo avanti.

fonte dell'articolo
simone

1 commento:

Marco tartaruga ha detto...

non ero a conoscenza di nulla di ci0