domenica, aprile 01, 2007

RICORDO DI UNO DI NOI

Scrivo questo post per raccontarvi la mia esperienza vissuta con il Papa Giovanni Paolo II...quando ricordo, ancora mi commuovo.
Era appena passata la Pasqua quando le sue condizioni di vita peggiorarono...non era una novità che il Papa stesse male, se non sbaglio era già da un paio di mesi che si trascinava dei problemi di salute...
Io ho da sempre detto che nel giorno che stesse morendo sarei subito andato a San Pietro a vegliare il suo trapasso a vita eterna...era come un desiderio, quasi un sogno in me...che strani sogni che hai!! mi direte! :) bè che ci posso fare!

Era lunedi...martedi...mercoledi...bo' non ricordo!
Comunque stavamo io ed Alessandra a casa di Roberto al pian terreno, quando la televisione annunciò che il Papa stava male...
Io appena ho sentito questo mi misi a piangere, e mi sentii trasportato in Piazza S. Pietro...io dovevo andarci, se non ci andavo mi sentivo male!
Non è tanto che io ci volessi andare perchè sapevo che sarebbe morto...come facevo a saperlo?
Ma piuttosto sentii come se qualcuno mi volesse lì...ad aspettare la sua morte.

Fatti i bagagli in pochissimo tempo, ritornammo io ed Ale a Roma...mi ricordo che mio padre quasi non voleva che andassimo così di fretta...ma era piu' forte di me! io dovevo andare lì!

Non ricordo piu' nulla...ho una specie di vuoto sul viaggio di ritorno...mi rotrovai in piazza san Pietro, Ale era a scuola, a pochi passi dalla piazza, e mi avrebbe raggiunto appena uscita...

Mi ritrovavo in piazza...poche parole per descriverla, ma tante emozioni...
c'era della gente, soprattutto ragazzi, tanti ragazzi che erano accorsi come a noi, perchè si sentivano di stare lì...tutti avevano uno sguardo un pò perduto...tutti vagavano nella piazza...i canti dei neocatecumeni riempivano l'attesa...le preghiere abbondavano...GIOVANNI PAOLO!...GIOVANNI PAOLO!...urlavano i papa boys...NON mollare Mai...un pò come uno stadio...però ognuno lo sosteneva come poteva...le suore con il rosario in mano, in cerchio a pregare...il misticismo era ai massimi livelli...l'acqua delle fontane continuava a grondare come per scandire il tempo che passava...stare in quella piazza, in quei momenti, penso sia stato unico al mondo...il tempo si era fermato, era piu' reale l'invisibile che il visibile...
Quando entrai in quella piazza tutta l'ansia e la frenesia che avevo cessò...finalmente ero dove volevo, e dove dovevo essere...

Perchè tutto questo attaccamento al Papa? perchè tutti questi giovani erano accorsi da lui?
Era il 2000, il Giubileo.
Io avevo 16 anni, ero pieno di sogni e di volontà. Insieme a molti ragazzi di Roccasecca eravamo accorsi a Tor Vergata, in pieno "deserto" romano per l'incontro della gioventù mondiale organizzata da Giovanni Paolo II...eravamo due milioni!!! altro che woodstock!eheh
Qui la "star" era il Papa! portoghesi, spagnoli, tedeschi e chi piu' ne ha piu' ne metta!...c'erano tutti ragazzi provenienti da ogni nazione del mondo!
Non mi dilungo troppo, visto che questa è un'altra storia...
Stavo sotto il palco ...sotto si fa per dire...diciamo un centinaio di metri...il palco sembrava un grande altare, come una zigurat o una piramide...ed al centro c'era il Papa, che scherzava con tutti noi...eheh ma sul serio! ci faceva ridere!
Quando parlò, una frase riempi di gioia il mio cuore...disse:
...vi dico: Vedo in Voi le Sentinelle del mattino in quest' alba del terzo millennio... Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame...voi difenderete la vita in ogni momento, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa Terra sempre piu' abitabile per tutti.
A noi ragazzi!?! Noi eravamo le sentinelle che stavano lì a vegliare, l'arrivo del nuovo millennio...noi! mica i politici o i potenti della terra avevano l'onore di aspettare quest' alba, che avrebbe dato inizio ad una nuova era, ad una nuova storia, sicuramente di pace e gioia (se fosse dipeso da noi giovani).
Quelle parole insieme a queste: parafrasando un'espressione di Santa Caterina da Siena, vi dico: "Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!"
E per fuoco lui intendeva un fuoco santo, non un fuoco distruttore... quel fuoco che viene dall'Alto e che ogni giovane ha dentro, quel fuoco che ci farebbe morire per un ideale...solo che a volte lo teniamo chiuso dentro una campana e lo mettiamo da parte...e rischia di spegnersi.

Insomma le sue parole avevano messo del fuoco vivo in tutti noi giovani...alla fine della giornata eravamo tutti diventati santi a dir poco! eravamo in grado di fare una rivoluzione di pace in tutto il mondo!

E' per questo, penso, che io, alessandra e tutti gli altri ragazzi eravamo lì a vegliare con il corpo e con lo spirito la morte del Papa dei giovani, siccome molto diede lui a noi, ed era giunta la triste ora di contraccambiare.

Le lacrime scendevano ogni volta che si ripensava a quelle parole, ed ogni volta che tutti Lo incitavano a non mollare e a restare con noi,ed ogni volta che le chitarre dei neocatecumeni attorno all' obelisco al centro della piazza intonavano "O Morte, dov'è la tua Vittoria?" prendendosi gioco e sbeffeggiando la morte...
...
...
...
I giornalisti ed i cameraman cercavano di catturare questi momenti, credendo chissà che cosa...e nessuno se li filava.
Questo movimento spontaneo di noi giovani faceva rimanere sbigottiti gli adulti...

La piazza...le fontane...persino l'obelisco toccando il cielo con la punta sembrava pregare Il Cielo per accogliere Giovanni Paolo II nella Gloria del Padre.
Ansia, speranza, pianto e gioia si alternavano in noi portandoci anche in uno stato confusionale...
La sua morte fu annunciata alle 8.35...
...lacrime e lacrime...
I nostri pianti furono interrotti solamente da una notizia letta poco dopo...
Il Papa prima di morire, durante la sua agonia ha trovato la forza di dire delle parole che rimarranno scolpite per sempre in me ed ale, ed in tutti i giovani che erano lì:
"Vi ho cercato.Adesso voi siete venuti da me...e vi ringrazio"

Oggi rispondo: Grazie a te, per tutti gli insegnamenti e per tutto l'amore che hai dato a noi giovani...Persino con il tuo silenzio prima di morire e nell'ora del tuo passaggio nel Regno dei Cieli tu ci hai donato quel Fuoco che custodiremo per sempre in noi.
Simone

12 commenti:

Marco tartaruga ha detto...

Cosa resterà? Cosa resterà? Un eredità immensa data da una grande vita.
Mi ricordo tante cose di quel giorno bellissimo... mi sono venuti i brividi quando si parlava di santo per acclamazione delle masse. Il processo è atto ma in realtà già lo è.

ellen ha detto...

ho un brutto, bruttissimo rapporto con la religione, io : p
in ogni caso volevo avvertire il signor bruco che ho ricominciato a postare i morti :)

il Bruco ha detto...

Allora da dove cominciare...

Comincio col dire che sicuramente
per simone è stato tutto molto
piu' coinvolgente, però anche per me è stato un qualcosa che non scorderò mai. La sera della veglia, nella piazza, era tutto molto strano, proprio come ha descritto simone un'atmosfera particolare.

Poi il giorno del funerale, anzi la sera prima, io e simone siamo andati a san pietro verso le 22:00.
La piazza era chiusa e la gente era ovunque nelle strade e nelle piazze, dormivano per terra, seduti, in piedi, aspettavano tutti le sei per entrare nella piazza ed assistere al funerale.
Io e simone eravamo riusciti a sederci da una parte ad aspettare che passasse la notte,poi l'alba e finalmente alle 6:00 ci fanno cominciare ad antrare ...finalmente alle 8:00 in piazza; che bello! tantissima gente: spagnoli, polacchi, tedeschi...

Che dire ti commuovi nel vedere tanta gente che è li per una persona, poi i cori, i canti, i battiti di mani che non scorderò mai...
Ce ne sarebbero di cose da raccontare......

La morte di questo papa ha mobilitato tantissima gente, non potete neanche immaginare cosa è successo a roma in quei giorni... Questo significherà qualcosa no!!?!

ALESSANDRA

Unknown ha detto...

Qusesto post mi ha ricordato quale fosse il mio stato d'animo in quei giorni. Anch' io avevo un desiderio molto forte di andare a S. Pietro per poter omaggiare questo Papa che nei suoi 27 anni di pontificato più di ogni altro suo predecessore si è rivolto a noi giovani, invitandoci ad essere testimoni della fede nel nuovo millennio. Nelle 5 ore di fila che feci per giungere all' interno della basilica ho meditato molto sul suo messaggio e quanto sono arrivato vicino a lui la stanchezza per il lungo cammino d' un tratto è svanita ed ha lasciato spazio alla grande gioia che ho provato nel rivederlo proprio quando aveva già raggiunto il Regno dei Cieli.

Marco tartaruga ha detto...

"Il Signore è mio pastore è mio pastore nulla mi manca alle acque della vita mi conduce.."
"O Morte, dov'è la tua Vittoria?"
"Portalo come siggillo sul tuo cuore, come tatuaggio sul tuo padre perchè più forte della morte è l'amore di Dio!"

Anonimo ha detto...

Ehm... riprendo il discorso da Alessandra. Insomma non sono così immerso e pervaso di spiritualità ultimamente (sarà che "forse un giorno mi sono distratto e ho perso la vista, la fede e una preghiera a memoria" come dice uno dei gazzè).

Dispiacque tanto anche a me... ne rimasi veramente amareggiato. Ebbi la percezione di un cielo pumbleo come quando accade qualcosa di particolarmente triste.
Nonostante stesse a 120 km da casa non l'ho mai visto dal vivo... forse proprio per questo; se si pensa che vien gente da tutto il mondo. Ma non mi si accusi di non averci provato.. fui sfortunato.

Comunque è stato il primo Papa che io abbia visto dalla mia nascita.
Alcune cose che faceva e diceva mi davano i brividi...
Indimenticabili per me le immagini del primo discorso da Papa ("mi corriggerete"); l'attacco incredibile alla Mafia dopo gli attentati in Sicilia (qualcosa come: "...pentitevi! un giorno verrà il Giudizio di Dio" ...e qui tremo anche io). E tutto il resto... (un esempio su tutti: portare il tempo con la mano su un ritmo suonato e ballato da alcuni ragazzi).

Che desolazione ora... quando hanno eletto il Pastore tedesco, ci sono rimasto malissimo.
"Lo volemo romano, al più italiano" eh eh.. ma la ragione non è (solo) questa.

In ogni caso (e non so perchè lo dico... avrò voglia di scrivere) per me i simboli attuali della cristianità sono altri: i più rivestono cariche al di sotto del "Don" (e non parlo del fiume, ma volendo pure).

Alla prossima.

MotherGaia ha detto...

A differenza di mio fratello ho evitato di avvicinarmi in quei giorni a piazza San Pietro: in compenso, mi sono appollaiata nel parco di Castel Sant'Angelo a contemplare a modo mio quella grande persona. In quei giorni le lacrime mi segnavano il volto soprattutto quando durante la notte restavo impietrita di fronte alla tv che trasmetteva sempre quel fiume di gente che non si fermava mai, che mai aveva fine e che si infrangeva di fronte a quel "marmo caldo".
E si! Faceva strano vedere quel volto rigido (tantoppiù che non ho mai visto un morto in vita mia tranne di sfuggita Roberta) che però emanava ancora quell'amore, quell'ardore di quel vecchietto che teneva ad ogni sua parola il mondo in silenzio.

Be'... per quanto può interessarvi mi viene ancora da piangere e ancora le lacrime scendono da sole ma una grande cosa m'è rimasta... come spiegarvelo... voglio impegnarmi per cambiare il mondo che spesso gira a vuoto!

Anonimo ha detto...

A due anni dal suo Passaggio al Cielo, Sua Santità Giovanni Paolo II è ancora, e più che mai, presente nel cuore di ogni cristiano.
La testimonianza di un ragazzo, che è cresciuto nella fede avendo il Papa come ispiratore, ci mostra come la sua persona ed il suo messaggio è sempre attuale ed è una grazia che continua ad effondersi nella Chiesa in questi anni del 2° millennio. Un tempo in cui, sempre di più abbiamo bisogno di testimoni e, soprattutto, di Santi.
Alfredo

Il Grande Rabino ha detto...

Si... anche io sono cresciuto con lui, anche se, e mi dispiace molto, non ho vissuto "abbastanza" per seguirlo dal suo principio.
Ho visto il suo ultimo decennio, un uomo sfinito dai malori ma ringiovanito cosi` tanto dalla sua fede che non l`ha mai reso debole agli occhi altrui. Lui non era solo un papa`, era un apostolo, un testimone di Dio.
Ricordo la sera, quando ricevetti la notizia che era morto... e sentii un vuoto nel mondo, una tristezza infinita.
Ma ora so che quel giorno una nuova vita era nata... e chissa` cosa potrebbe diventare...

Anonimo ha detto...

Mi associo a quanto detto da Alessio.

Cioè i moniti del papa contro la mafia e la "mediaticità" e simpatia che hanno contraddistinto quest'uomo.

Per il resto continuo a pensare
"porco il clero" perchè veramente non se ne può più di certi "illuminati da Dio", sopratutto in questo ultimo periodo.

Odio i papaboys, ormai ridottisi in numero o forse proprio scomparsi,
a testimonianza di come siano volubili le passioni e gli ardori delle masse.

Il Paparazzinger è il baluardo dell'anacronismo nella attuale dottrina sociale della chiesa cattolica.

il Bruco ha detto...

Tanto per rigore di cronaca...non è morto alle 8.35 ma alle 9.35...
così ... per non fare una brutta figura con la storia!
simone

il Bruco ha detto...

vorrei concludere questo post dicendo che sò che molte persone, anche esterne al mondo di internet, l'hanno letto come testimonianza vissuta...
Mi ha fatto davvero piacere sapere queste cose, come mi ha fatto davvero piacere leggere i commenti dei "fedelissimi" del bruco.

simone